La normativa

L’ art. 1 della L. 184/1983 (contenente la disciplina dell’adozione e dell’affidamento), nel sancire il diritto di ciascun bambino ad essere educato nella propria famiglia di origine, ha rinviato alla legge per la relativa disciplina. Tale diritto, secondo i principi riconosciuti dal nostro ordinamento, non ha carattere assoluto, ma relativo: esso, infatti, incontra un limite invalicabile ogni volta che la famiglia di origine di un minore non sia capace (temporaneamente ovvero in maniera irreversibile) di prestargli le cure necessarie a garantire una crescita equilibrata e armoniosa.
Nel primo caso la legge 184/1983 (agli artt. da 2 a 5) prevede che il minore possa essere affidato a un terzo, che assume su di sé il compito di mantenerlo, educarlo ed istruirlo (cd.
affidamento familiare).
Nell’altro, invece, a norma degli artt. 6 e ss., il minore viene dichiarato in stato di adottabilità e può entrare a fare parte integralmente di una nuova famiglia, recidendo ogni legame (sia di fatto che sotto il profilo giuridico) con i genitori ed i parenti naturali, fermo restando il suo diritto di essere informato dai genitori adottivi della sua condizione (cd. adozione legittimante).
Il titolo III della citata legge 184/1983 inoltre prevede e disciplina la possibilità, per le coppie italiane, di adottare minori provenienti da paesi stranieri, purchè l’adozione sia conforme ai principi ed alle direttive della Convenzione dell’Aja del 29 maggio 1993 per la tutela dei Minori e la cooperazione (cd. adozione internazionale).
Infine, agli artt. 44 e seguenti, la normativa italiana prevede alcune tassative ipotesi di adozione, riguardanti minori per quali non sia intervenuta una sentenza dichiarativa dello stato di adottabilità
(cd. adozione speciale o adozione in casi particolari).
Al fine di agevolare l’avvio in chiunque vi abbia interesse di un percorso di conoscenza e orientamento tra i vari istituti sopramenzionati, abbiamo dedicato una sezione a ciascuno di essi, tentando di fornire le principali informazioni utili a dirigere l’eventuale proposito del lettore di offrire un sostegno concreto ai minori che versano in condizioni di difficoltà
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